11 marzo 2013

Il nudo al cinema e in tv. A volte è un illusione

Fisici cosi scolpiti da non sembrare veri. Corpi sempre perfetti e levigati. I canali di intrattenimento ci ha abituato a vedere un mondo del cinema e della tv dove regna la bellezza assoluta, attori e attrici privi di difetti, e magari sempre pronti a spogliarsi e a mostrarsi nudi in scene bollenti come nulla fosse. Nella realtà non dimentichiamo che il cinema è anche e soprattutto finzione, e che spesso dietro ad un bel lato b o ad un pettorale scolpito, c’è un grande lavoro dietro le quinte. Probabilmente vedere la propria attrice (o attore) preferita spogliarsi nel bel mezzo di un film farà la felicità di molti, ma siamo proprio sicuri che sia lei?

Negli ultimi tempi, alle tradizionali controfigure, si sono aggiunte tecniche sempre più sofisticate, talvolta anche frutto della computer grafica. Che sia per correggere o migliorare l’aspetto fisico, o per venire incontro alle esigenze dell’attrice, o a quelle imperanti del marketing, poco importa. E alla fine scopriremo che ci sono attrici che hanno girato bollenti scene di nudo...senza nemmeno essersi mai spogliate.

Tra le tecniche più famose, note e usate, vi è quella del “Chroma key”. Con questo metodo è possibile aggiungere uno sfondo o uno scenario diverso da quello in cui si sta recitando. Si possono inoltre far sparire alcuni oggetti o persone, purché siano del colore studiato. E magari anche qualche vestito di troppo. Ecco un esempio. Quello che segue è lo spot realizzato dal quotidiano britannico “The Sun” per celebrare i 40 anni della “Page 3”, la sezione che ospita immagini di avvenenti ragazze inglesi più o meno svestite. Senza entrare nel merito sull’opportunità o meno dell’esistenza di una pagina del genere, spesso oggetto di feroci critiche (ma anche molto imitata), ci focalizzeremo su come è stata realizzata.

Probabilmente molti di voi avranno intuito che la modella Rosie Jones, la protagonista del video, non sta realmente e allegramente passeggiando su una spiaggia tropicale. Ma in realtà, non è nemmeno svestita quanto sembra. Dalle immagini relative al dietro le quinte, che possiamo sfogliare cliccando su “Click here for slideshow” nel riquadro rosso circa a tre quarti della pagina al seguente link:http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/fun/competitions/promotions/3218611/Page-3-viral-The-Making-of-Rosie-Jones-Page-3-Rosie.html notiamo di come sembrerebbe proprio che sia stata usata questa tecnica.

Come già accennato, non tutte le attrici sono disposte a mostrare le proprie grazie in mondovisione. Per ovviare a questa esigenza, la tecnica più e usata è quella di ricorrere alla classica controfigura. Tra i casi più noti, vi è probabilmente quello legato alle richieste del’attrice Julia Roberts, da sempre contraria all’ipotesi di recitare spogliata. Ad esempio, nel famoso “Pretty Woman” non è lei, ma una sua controfigura a recitare nelle scene amorose. Nello stesso film inoltre, anche la produzione ci ha messo pesantemente del suo. Molti di voi ricorderanno la celebre locandina in cui l’attrice mostra due gambe chilometriche.
Pretty Woman
In realtà sono quelle della sua “body double”, su cui in post produzione è stato incollato sopra il volto della celebre attrice. Tra le sue controfigure impiegate nel film figurano Donna Scoggins e Shelley Michelle. Vediamo un intervista a quest’ultima, che oltre alla Roberts ha prestato il suo corpo anche a Kim Basinger e altre attici famose, e in cui viene mostrato il fotomontaggio incriminato:

Simile è anche il caso dell’attrice Keira Knightley. La produzione, per la celebre saga de “I pirati dei Caraibi” ha ritenuto i suoi piedi un po’ bruttini, troppo lunghi e venosi. No problem. Basta cambiarli. Per le scene in cui sono in bella vista si usa una controfigura. Ed ecco che “magicamente” la vediamo con due piedini da cenerentola:

Per la Knightley controfigure anche nelle sensuali scene di “Domino” e si sospetta, anche per “Espiazione”

Con l’impiego della computer grafica è un minimo di complicità dell’attrice, oggi è possibile ovviare alla necessità della controfigura. Il caso di fotomontaggio grafico più famoso è probabilmente quello dell’attrice Jessica Alba in “Machete”. L’attrice, oltre, tra le altre cose, ad aver fatto causa alla celebre rivista “Playboy” per aver pubblicato una sua foto che riteneva troppo osè, si è più volte dichiarata contraria a recitare in scene di nudo. In una ormai celebre intervista ha dichiarato che vanno bene gli abiti sexy, ma il nudo quello “mai” perché lo trova imbarazzante. Come ovviare dunque la sete di centimetri di pelle scoperta da parte della produzione e del pubblico? La Alba nella scena in questione indossa un bikini, che le è stato virtualmente tolto in post produzione. Insomma, quello che potremmo definire come un “fake”.



Dato che lo abbiamo citato, ricordiamo che nel film “Machete” anche l’attrice Lindsay Lohan ha fatto in parte uso di controfigura. Non che si possa dire che faccia parte della squadra di attrici “antinudo”. Per la prestigiosa rivista “Playboy” (nonché per la favolosa cifra di un milione di dollari) ha posato integralmente nuda. Ma per le assai spinte scene del film ha richiesto una maggiore copertura.

E continuiamo a parlare di Lindsay Lohan, con la questione dei ritocchi al seno delle giovani attrici. Quelli in questione naturalmente non sono gli interventi del chirurgo plastico, ma bensì quelli operati dagli esperti del fotoritocco. Nel 2005 per il film “Herbie - Il super Maggiolino” la Disney decise di rimpicciolire al computer il seno della Lohan, ritenuto troppo procace. Questo per venire incontro alle richieste di alcune associazioni e per non “distrarre i piccoli e innocenti spettatori”. Esattamente il contrario di quello che è successo all’attrice Emma Watson, l’Hermione di Harry Potter. Per la promozione del quinto capitolo, “Harry Potter e L'ordine della Fenice” nel 2007, la produzione decise di ingrandirle il seno al computer in alcuni scatti promozionali. Una volta venuto a galla il fatto, si sono scatenate le ire dei fan, e le immagini incriminate sono state ritirate. A rendere ancor’più vigorose le proteste, il fatto che il ritocco sia stato applicato ad un attrice ancora minorenne. Ecco il link con il confronto:http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2007/05_Maggio/06/pop_hermione.shtml

Sono moltissimi altri i casi di attrici sostituite da controfigure in scene di nudo, amorose, o per semplici miglioramenti estetici. Tra le più famose e recenti che ne hanno fatto ricorso, oltre alle già citate, si possono aggiungere star come Elizabeth Hurley, Jessica Biel, Natalie Portman, Sharon Stone, Angelina Jolie, Catherina Zeta-Jones, solo per nominarne alcune.

Ma non sono solo le donne a farne richiesta. Seppur decisamente in minor misura, anche alcune star maschili ne hanno fatto uso. In genere i maschietti sono molto meno restii a girare le scene amorose, e le telecamere spesso tendono ad indugiare meno su di loro. Ma in alcuni casi, per soddisfare le esigenze del copione o per non tradire le aspettative delle fan, si ricorre anche al body double maschile. Tra i casi più famosi vi è probabilmente quello dell’attore Kevin Costner che sul set di “Robin Hood principe dei ladri” è stato sostituito da una controfigura per le scene di nudo. Per le esigenze di copione si può citare invece il cameo di Arnold Schwarzenegger in “Terminator Salvation”, quarto capitolo della serie. Sul corpo del culturista Roland Kickinger è stato aggiunto in digitale il volto di Arnold Schwarzenegger. D’altronde sarebbe stato difficile immaginare un Terminator T-800 con una espressione diversa da quella di Schwarzenegger.

http://videoselezioneblog.blogspot.it


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